Vai ai contenuti

CLASSICO O CONTEMPORANEO?

Accademia di Musica e organizzazione di festivals
Pubblicato da Luogo Arte Accademia Musicale in Eventi · Giovedì 20 Lug 2023
Tags: #luogoarte
MOSTRA E CONCERTO

Sabato 22 luglio alle ore 17.30 presso la Chiesa di Santa Maria in Bassiano
"Apertura Mostra d'Arte"
a cura dell'Associazione "Luigi Faccioli"
(la mostra resta visitabile fino a domanica 20 agosto)

ESPOSIZIONE OPERE DI
Mario Schifano, Tano Festa, Primo Conti, Cesare Tacchi.
Omaggio a Luigi Faccioli.
INTERVENTI
Giovanbattista Onori (Sindaco di Bassiano), Leonardo Faccioli (Artista), Quirino Briganti (Compagnia dei Monti Lepini)
COMMENTO MUSICALE
Fabio Fantigrossi (Sassofinista)
VENGONO ESPOSTE (presso la Biblioteca Salvagni) le Opere di Luigi Faccioli e Primo Conti.

Sabato 22 luglio alle 18.30 presso la Biblioteca Salvagni di Bassiano (all'interno della "Hostaria La Grotte - Locanda La Bella Lisa")
CONCERTO "MUSICA E ARTE" del Trio Soprano, Violino e Pianoforte
Laura Di Marzo, Soprano
Flavia Di Tomasso, violino
Antonella Moles, pianoforte
MUSICHE DI Piazzolla, Weill, Gershwin, Berio.
a cura dell'Associazione "Luigi Faccioli"
ESPOSIZIONE DELL OPERE DI
Luigi Faccioli e Primo Conti

Patrocinio morale: Compagnia dei Monti Lepini, Comune di Bassiano.
Organizzazione. Ulisse.Net, Ass. Cammino ODV, Ass. Trafficanti d'Arte di Bassiano.

NOTE SU LUIGI FACCIOLI

"Immagine violenta", 1961, materie varie su faesite, 150 X 100 cm, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma

La ricerca pittorica di Luigi Faccioli è sempre stata caratterizzata dalla esigenza di esplorare la propria realtà interiore, popolata di significati simbolici e rivisitata secondo uno schema mentale attentamente elaborato. Ha potuto esprimere in questo modo sensazioni ed emozioni che, coagulando motivi intellettuali ed emozionali, hanno potuto formulare immagini evocative di inquiete presenze.
L'artista ha sempre sottoposto la sua ricerca a una costante verifica delle motivazioni culturali e morali per orientarla verso l'identificazione di una visione espressiva del tutto personale. Pur attraversata da periodi di ricerca e sperimentazione, tale visione si mostra nella totalità della sua opera unita e armonicamente sviluppata, con le proprie radici profondamente addentrate nello spessore di una situazione esistenziale e umana perseguita nella propria coscienza con un segreto senso di inquietudine ed un'acuta tensione filosofica.
Sono state in questo modo opere di una intensità del tutto peculiare, caratterizzate e segnate da contrasti di luce e di ambra dove è pregnante il senso del rapporto tra i valori spaziali e la proprietà intrinseca della materia.
La saldezza dell'impianto costruttivo, la felicità dell'invenzione pittorica, il gusto per la materia cromatica, il sapiente sfruttamento delle accentuazioni chiaroscurali in funzione del suo racconto e la raffinatezza del segno, sono gli elementi essenziali che hanno caratterizzato la personalità di Faccioli lungo tutto il suo percorso artistico.
Ci troviamo di fronte a un cosmo concepito nella sua lotalità e non a una semplice serie di ricordi, in cui non ci può essere meccanicità; tutto nasce e si evolve attraverso l'assommarsi di fatti e sensazioni nel suo iperuranio psicologico e mentale che genera scansioni e cesure, gialli e rossi, violenza e slancio vitale.
Il pittore non nega l'emozione né si nega all'emozione; anzi, considerandola come il momento piu pieno e autentico dell'esistenza, ne vuole indagare e definire la struttura attraverso una incessante analisi del significato che essa può avere, in una condizione di coscienza e di cultura come l'attuale che tende, al contrario, a screditarla e distruggerla.
L'Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, sempre estremamente sensibile davanti alle iniziative che possono contribuire allo sviluppo culturale della nostra città, mostrando grande apprezzamento verso gli organizzatori, è lieto di poter concorrere alla realizzazione di questa importante mostra antologica che bene fa ricordare le qualità pittoriche di Luigi Faccioli.

"Contemplazione", 1961, materie varie su faesite, 150 X 100 cm, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma




PROGRAMMA MUSICALE DEL 22 LUGLIO (ore 18.30)

Violino: Flavia Di Tomasso
Pianoforte: Antonella Moles

di Astor Piazzolla (1921-1992): "Histoire du Tango"

"Bordel 1900"
(note) Il tango è nato a Buenos Aires nel 1882. Fu suonato per la prima volta con la chitarra e il flauto. Gli arrangiamenti arrivarono poi a includere il pianoforte e, successivamente, la concertina. Questa musica è piena di grazia e vivacità. Dipinge un quadro delle chiacchiere bonarie delle donne francesi, italiane e spagnole che popolavano quei bordelli mentre prendevano in giro i poliziotti, i ladri, i marinai e la marmaglia che venivano a trovarli. Questo è un tango vivace.
"Café 1930"
(note) Questa è un'altra epoca del tango. La gente ha smesso di ballarla come nel 1900, preferendo invece semplicemente ascoltarla. È diventato più musicale e più romantico. Questo tango ha subito una trasformazione totale: i movimenti sono più lenti, con armonie nuove e spesso malinconiche. Le orchestre di tango sono composte da due violini, due concertine, un pianoforte e un contrabbasso. A volte si canta anche il tango.
"Night Club 1960"
(note) Questo è un periodo di scambi internazionali in rapida espansione e il tango si evolve di nuovo quando il Brasile e l'Argentina si incontrano a Buenos Aires. La bossa nova e il nuovo tango si muovono sullo stesso ritmo. Il pubblico si precipita nei locali notturni per ascoltare seriamente il nuovo tango. Questo segna una rivoluzione e una profonda alterazione in alcune delle forme originarie del tango.
"Concert d'aujourd'hui"
(note) Alcuni concetti della musica del tango si intrecciano con la musica moderna. Bartok, Stravinsky e altri compositori ricordano al ritmo della musica del tango. Questo [è] il tango di oggi, e anche il tango del futuro.


Soprano: Laura Di Marzo
Pianoforte: Antonella Moles

di Giorgio Federico Ghedini (1892-1965): "Canta Un Augello In Voce Si Suave"
versi di M.M. Boiardo dal “Canzoniere”
Canta uno augello in voce sì suave,
Ove Meandro il vado obliquo agira,
Che la sua morte prende con dilletto.
Lassar le usate ripe non gli è grave;
Ma con dolce armonia lìanima spira,
Nè voce cangia alfin, nè muta aspetto.
L'unda del fiume il novo canto ammira,
E lui, fra lìerbe fresche a la rivera,
Perchè nel suo zoir doglia non spera,
Segue cantando ove natura il tira.
Così me tragge questa bella fiera
A voluntaria morte e dolce tanto,
Che per lei moro, e, pur morendo, canto.

di Alberto Ginasetra (1916-1983): "Canción al arbol del olvido"
En mi pagos hay un árbol
que del olvido se llama.
al que van a despenarse
Vidalitay,
los moribundos del alma.
Para no pensar en vos
bajo el árbol del olvido
me acosté una nochecita
Vidalitay
y me quedé bien dormido.
Al despertar de aquel sueño
pensaba en vos otra vez
pues me olvidé de olvidarte
Vidalitay
en cuantito me acosté.

Nel mio paese c’è un albero
che si chiama “della dimenticanza”
dove vanno a consolarsi
Vidalita
i moribondi dell’anima.
Per non pensare a te
sotto l’albero della dimenticanza
mi sono sdraiato una notte
Vidalita
e mi sono addormentato profondamente.
Nello svegliarmi da quel sogno
pensavo a te un’altra volta
perchè mi sono dimenticato di dimenticarti
Vidalita
quando mi sono sdraiato.

di Kurt Weill (1900-1950): "Youkali: Tango Habanera"
C’est presqu’au bout du monde,
Ma barque vagabonde,
Errant augré du l’onde,
M’y conduisit un jour.
L’ile est toute petite,
Mais la fee qui l’habite,
Gentiment nous invite,
A en faire le tour.
Youkali,
C’est le pays de nos désirs,
Youkali,
C’est le bonheur, c’est le plaisir,
Youkali,
C’est la terre où l’on quitte tous les soucis,
C’est, dans notre nuit, comme une éclaircie,
L'étoile qu’on suit,
C’est Youkali.
Youkali,
C’est le respect de tous les Voeux échangés,
Youkali,
C’est le pays des beaux amours partagés
C’est l’espérance
Qui est au coeur de tous les humains,
La délivrance
Que nous attendons tous pour demain,
Youkali,
C’est le pays de nos désirs,
Youkali,
C’est le bonheur, c’est le plaisir
Mais c’est un rêve, une folie,
Il n’y a pas de Youkali!
Et la vie nous entrâine,
Lassante, quotidiene,
Mais la pauvre âme humaine,
Cherchant partout l’oubli,
A, pour quitter la terre,
Su trouver le mystère
En quelque Youkali.
Youkali,
C’est le pays de nos désirs,
Youkali,
C’est le bonheur, c’est le plaisir,
Youkali,
C’est la terre où l’on, quitte tous les soucis,
C’est, dans notre nuit, comme une éclaircie,
L'étoile qu’on suit,
C’est Youkali

Era nei pressi della fine del mondo
Che la mia nave vagabonda
Portata dal capriccio delle onde
Un giorno mi portò
Quest'isola è molto piccola
Ma la fata che vi abita
Gentilmente ci ha invitato
A fare un giro
Youkali
È la terra dei nostri desideri
Youkali
È la felicità, è il piacere
Youkali
È la terra dove ci si lascia indietro tutte le preoccupazioni
Nella nostra notte è come una luce vivida
La stella da seguire
È Youkali!
Youkali
È il rispetto delle promesse scambiate
Youkali
È la terra dell’amore ricambiato
È la speranza
Che sta nel cuore di tutti gli uomini
La liberazione
Che tutti aspettiamo per il domani
Youkali
è la terra dei nostri desideri
Youkali
È la felicità, è il piacere
Però è un sogno, è una fantasia
Non esiste Youkali!
E la vita va avanti
La stanchezza quotidiana
Ma la povera anima umana
Si guarda intorno ovunque per dimenticarla
Per abbandonare la terra
Per trovare il mistero
Sulla terra noi sogniamo
Di una qualche Youkali.
Youkali
è la terra dei nostri desideri
Youkali
È la felicità, è il piacere
Youkali
È la terra dove ci si lascia tutte le preoccupazioni
Nella nostra notte è come una luce vivida
La stella da seguire
È Youkali!

di Luciano Berio (1925-2003): "Loosin yelav" (canto armeno)
Loosin yelav en sareetz
Saree partzaer gadareetz
Shegleeg megleeg yeresov
Paervetz kedneen loosnidzov
Jan ain loosin Jan ko loosin
Jan ko gaelor sheg yereseen
Xavarn arten tchaekatzav
Oo el kedneen tchaegatzav
Loosni loosov halatzvadz
Moot amberi metch maenadz
Jan ain loosin Jan ko loosin
Jan ko gaelor sheg

La luna è alta sulla collina,
sulla cima della collina
la sua faccia rossa
getta la sua luce sulla terra.
O cara luna con la tua cara luce
e la tua cara faccia arrossata.
Prima, regnava l’oscurità,
avvolgendo la terra;
il chiaro di luna l’ha cacciata
tra le nuvole nere.
O cara luna con la tua cara luce
e la tua cara faccia arrossata.

di Luciano Berio (1925-2003): "La donna ideale" (canto genovese)
L’ómo chi mojer vor piar
de quatro cosse de’espiar
la primiera è com’èl è na
l’altra è de l’è ben accostuma
l’altra è como el è forma
la quarta è de quanto el è dota
se queste cosse ghe comprendi
a lo nome de Dio la prendi.

L’uomo che vuol prendere moglie
Quattro cose deve ben guardare
La prima è se è di buona famiglia
L’altra se ha buone maniere
L’altra è se è ben fatta
La quarta è quanta dote porta
Se capisci queste cose
In nome di Dio, prendila!

di George Gershwin (1898-1937): "Somebody Loves Me"
When this world begun
It was the Heaven’s plan
There should a girl for every single man
To my great regret
Someone has upset,
Heaven’s pretty program for we’ve never met
I’m clutching at straws, just because
I may meet her yet
Somebody loves me I wonder who
I wonder who she can be;
Somebody loves me I wish I knew,
Who can she be worries me
For ev’ry girl who passes me I shout, Hey!
maybe,
You were meant to be my loving baby;
Somebody loves me I wonder who,
Maybe it’s you.

Quando il mondo fu creato
Era nei piani del Cielo
Che ci fosse una donna per ogni uomo
Con mio grande rammarico
Qualcuno ha sconvolto i piani divini
Per cui non ci siamo mai incontrati.
Mi sto arrampicando sugli specchi
Solo perché ancora la potrei incontrare.
Qualcuno mi ama, mi chiedo chi
Mi chiedo chi possa essere lei;
Qualcuno mi ama, vorrei conoscerla,
Chi può essere mi preoccupa
Per ogni ragazza che mi supera urlo, Ehi!
Forse,
Tu dovresti essere il mio amore;
Qualcuno mi ama mi chiedo chi,
Forse sei tu.

di George Gershwin (1898-1937): "The Man I Love"
When the mellow moon begins to beam,
every night I dream a little dream,
and of course Prince Charming is the theme,
The he for me although
I realize as well as you it is seldom
That a dream comes true,
To me it’s clear that he’ll appear.
Someday he'll come along
The man I love
And heìll be big and strong
The man I love
And when he comes my way
Iìll do my best to make him stay
He'll look at me and smile
And I'll understand
In a little while
He'll take my hand
And though it seems absurd
I know we both won't say a word
Maybe I shall meet him Sunday
Maybe Monday, maybe not
Still Iìm sure to meet him one day
Maybe Tuesday will be my good news day
He'll build a little home
Just meant for two
From which I'll never roam
Who would, would you?
And so, all else above,
I'm waiting for the man I love.

Quando la dolce luna inizierà a brillare
Ogni notte sognerò un piccolo sogno
E naturalmente il tema è un Principe Azzurro.
Il Lui per me, anche se
so bene come te che raramente
i sogni si realizzano,
per me è chiaro che lui mi apparirà.
Un giorno arriverà
L’uomo che amo
E sarà grande e forte
L’uomo che amo
E quando verrà sul mio cammino
Farò del mio meglio per trattenerlo
Mi guarderà con un sorriso
E io capirò
In un attimo
Prenderà la mia mano
Ed anche se sembra assurdo
So che non proferiremo parola
Forse lo incontrerò domenica
Forse lunedì, forse no
Tuttavia sono sicura che un giorno lo incontrerò
Forse martedì mi verrà una buona notizia
Costruirà una casetta
Proprio pensata per due
Dalla quale non mi staccherò mai
Chi vorrebbe, voi lo vorreste?
E quindi, soprattutto
Aspetto l’uomo che amo

di Astor Piazzolla (1921-1992): "Balada Para Mi Muerte"
Moriré en Buenos Aires, será de madrugada,
guardaré mansamente las cosas de vivir,
mi pequeña poesía de adioses y de balas,
mi tabaco, mi tango, mi puñado de esplín.
Me pondré por los hombros, de abrigo, toda el alba,
mi penúltimo whisky quedará sin beber,
llegará, tangamente, mi muerte enamorada,
yo estaré muerto, en punto, cuando sean las seis.
Hoy que Dios me deja de soñar,
a mi olvido iré por Santa Fe,
sé que en nuestra esquina vos ya estás
toda de tristeza, hasta los pies.
Abrazame fuerte que por dentro
me oigo muertes, viejas muertes,
agrediendo lo que amé.
Alma mía, vamos yendo,
llega el día, no llorés.
Moriré en Buenos Aires, será de madrugada,
guardaré mansamente las cosas de vivir,
mi pequeña poesía de adioses y de balas,
mi tabaco, mi tango, mi puñado de esplín.
Me pondré por los hombros, de abrigo, toda el alba,
mi penúltimo whisky quedará sin beber,
llegará, tangamente, mi muerte enamorada,
yo estaré muerto, en punto, cuando sean las seis,
cuando sean las seis, ¡cuando sean las seis!

Morirò a Buenos Aires, so che sarà all’alba,
guarderò con dolcezza le cose della vita,
la mia piccola poesia di addii e di bugie,
il mio tabacco, il mio tango, la mia manciata di spleen
Metterò sulle spalle per mantello tutta l’alba,
il mio penultimo whisky io lo lascerò lì,
giungerà misteriosa, la mia morte innamorata,
io sarò morta quando saranno le sei.
Oggi che Dio smette di sognarmi,
verso il mio oblio andrò per Santa Fe,
so che al nostro angolo già ci sei tu,
vestita di tristezza, fino ai piedi.
Abbracciami forte che dentro
sento morti, vecchie morti,
che aggrediscono ciò che ho amato.
Anima mia, andiamo,
viene il giorno, non piangere.
Morirò a Buenos Aires, accadrà all’alba,
guarderò dolcemente le cose della vita,
la mia piccola poesia di addii e di pallottole,
il mio tabacco, il mio tango, la mia manciata di spleen
Mi metterò sulle spalle, come cappotto, tutta l’alba,
il mio penultimo whisky resterà non bevuto,
arriverà, mestamente, la mia morte innamorata,
io sarò morto quando saranno le sei in punto,
quando saranno le sei, quando saranno le sei!

LAURA DI MARZO

Soprano, nata a Catania, consegue il diploma di canto lirico presso il Conservatorio A. Corelli di Messina con il M° Antonio Bevacqua nel 1996 e il diploma accademico di II livello in Discipline Musicali con indirizzo interpretativo-compositivo in Canto presso il Conservatorio O. Respighi di Latina con il M° Annamaria Balboni.
Ha frequentato il Corso di Alta Formazione in Vocologia Artistica presso l'Università degli Studi di Bologna Alma Mater Studiorum con il prof. Franco Fussi e la prof.ssa Silvia Magnani.
Si è perfezionata presso l'Accademia Internazionale Spazio Musica per cantanti e pianisti accompagnatori in tecnica ed interpretazione vocale del repertorio operistico con il M° Gabriella Ravazzi.
Esordisce nel 1998 debuttando il ruolo di Ciesca in Gianni Schicchi di G. Puccini al Teatro Mancinelli di Orvieto; nel 1999 interpreta il ruolo di Carmela in Mese Mariano di U. Giordano con la regia di Stefano Vizioli. Interpreta inoltre i ruoli di Santuzza in Cavalleria rusticana di P. Mascagni, regia di Massimo Scaglione; Donna Elvira in Don Giovanni di W.A. Mozart, regia di Beppe De Tomasi; Lola in Cavalleria rusticana di P. Mascagni, nel Teatro di Viterbo, direttore di orchestra M° Sergio Magli; Frasquita in Carmen di G. Bizet, nel Teatro D'Annunzio di Latina; Amelia in Un ballo in maschera di G. Verdi; Fiordiligi in Così fan tutte di W.A. Mozart, regia di Paolo Miccichè; Floria Tosca in Tosca di G. Puccini; Donna Anna ancora in Don Giovanni di W.A. Mozart. Si esibisce in ensemble vocali e/o strumentali in varie città d'Italia eseguendo musiche del repertorio cameristico-vocale fra cui le Folk Songs di L. Berio, le Siete canciones populares españolas di M. De Falla e di altri autori quali: G. Frescobaldi, J. Dowland, A. Vivaldi, H. Berlioz, F. Schubert, R. Schumann, R. Strauss, G. Fauré, P.I. Čajkovskij, S. Rachmaninov, J. Rodrigo, A. Ginastera, M. Castelnuovo-Tedesco, O. Respighi, F.P. Tosti, G.F. Ghedini, G. Gershwin, K. Weill, H. Villa-Lobos, A. Piazzolla, E. Cordero, G. Petrassi, S. Sciarrino.
Si aggiudica numerosi premi quali: il Premio Speciale Napoleone Annovazzi Voce Verdiana nel 2005; il Premio per migliore interprete dell'800 italiano nel 2005; il Premio speciale Giacomo Puccini come migliore voce puccinana nel 2008; il Premio alla Creatività Femminile Pavoncella per la Creatività Musicale nel 2013; Concorso Lirico Internazionale Virginia Zeani, 3° classificata nel 2016; Concorso Internazionale di Musica in Italia, II premio nel luglio 2019.

FLAVIA DI TOMASSO

Violinista, concertista, direttrice artistica di festivals e rassegne concertistiche tra cui in particolare Capriccio Italiano Festival - Roma nella sagrestia del Borromini in piazza Navona a Roma, didatta e promotrice di progetti culturali di rilievo tramite il Luogo Arte Accademia Musicale di cui è l’ideatrice, Flavia Di Tomasso si è diplomata al Santa Cecilia di Roma sotto la guida di Claudio Buccarella e si è perfezionata, tra gli altri, con Domenico Nordio e Massimo Marin. Svolge una intensa attività concertistica nell’ambito cameristico in modo eclettico, spaziando dalla musica barocca alla contemporanea e ampliando le sue esperienze nell’ambito teatrale. Recentemente ha anche curato la direzione del concorso internazionale di composizione Premio Musica Nova, di cui il M° Ennio Morricone è stato Presidente di Commissione. Tra le numerose attività, in particolare, suona con il Mirabilis Ensemble, è primo violino del Luogo Arte Ensemble e cura la Direzione Artistica di diverse manifestazioni culturali tra cui Capriccio Italiano Festival, Immersioni Sonore e L.A. CLASSICA Festival.

ANTONELLA MOLES

Napoletana, si è diplomata in pianoforte con Laura De Fusco presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli e in clavicembalo con Paola Bernardi al Santa Cecilia di Roma.
Ha seguito corsi di perfezionamento di Organo rinascimentale e barocco su gli strumenti storici di Brescia, Arezzo, Siena e Venezia con Christopher Stembridge. Corsi di Clavicembalo con Bob van Asperen, Gordon Murray, Kenneth Gilbert (Accademia Chigiana). Ha collaborato come pianista e clavicembalista con varie istituzioni musicali fra cui: Biennale di Venezia, Università per Stranieri di Perugia, Teatro dell'Opera di Roma, Centrum voor Steinepedagogie di Anversa, Kay Won Arts School di Seoul, RAI 3 . CD - Concerto di Schnittke. Per alcuni anni è stata ricercatrice e bibliotecaria dell'Istituto di Ricerca per il Teatro Musicale di Roma. Attualmente è docente a Perugia di Clavicembalo e tastiere storiche.


Non sono presenti ancora recensioni.
0
0
0
0
0
Scuola di Musica inserita nell'elenco delle Scuole di Educazione Musicale riconosciute dalla Regione Lazio con determinazione n. G16116 del 22/11/2022 e Ente del Terzo Settore iscritto al RUNTS. Gli iscritti al Luogo Arte Accademia Musicale possono usufruire della detraibilità dell'imposta sul reddito.
Torna ai contenuti